Veio, città di frontiera, vissuta a stretto contatto con popoli d’altra stirpe e d’altra lingua, quali i Latini, i Capenati e i Falisci, ha da sempre assolto il ruolo di “ponte” tra Etruschi e Latini, tanto da essere riconosciuta maestra di civiltà per questi ultimi, come è evidente all’epoca dei re etruschi di Roma. Sin dal momento più antico del suo insediamento sul pianoro la comunità veiente appare aperta ai traffici e ai contatti anche con genti di diverse culture.
Veio, posta in posizione favorevole per la vicinanza al Tevere che costituiva una facile via di comunicazione con il vicino approdo sulla costa tirrenica, e che favorì l’incontro e lo scambio di beni con i primi mercanti che navigavano verso Occidente.
La popolazione con cui vennero in contatto i Greci e i Fenici appare ampiamente articolata, pienamente interessata agli scambi, pronta quindi a ricevere qualsiasi stimolo provenisse dall’esterno. Ne è prova il subitaneo accoglimento delle nuove tecniche ceramiche e quindi di artigiani stranieri.
La presenza e l’influenza di artigiani stranieri appare a Veio anche quando diviene centro di riferimento artistico per la Roma dei Tarquini, che si rivolsero al veiente Vulca per la decorazione della colossale fabbrica del tempio di Giove Capitolino.
1. Gilda Bartoloni (Università di Roma, “La Sapienza”)
Le città etrusche e gli altri: l’esempio di Veio
2. Ferdinando Sciacca (Independent Researcher)
Veio. La metallotecnica orientalizzante e i rapporti con l’Oriente
3. Francesca Boitani (Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia), Sara Neri, Folco Biagi
Riflessi della ceramica geometrica nella più antica pittura funeraria veiente
4. Iefke van Kampen (Museo dell’Agro Veientano)
La statuaria e il rapporto con l’ambiente Nord Siriano
5. Maria Paola Baglione (Università di Roma, “La Sapienza”)
Un donario di Portonaccio e l’influenza greco insulare
6. Nancy A. Winter (American School of Classical Studies)
The Architectural Terracottas of Della Seta’s First Phase at Veii: Comparison with the Greek World
7. Valentino Nizzo (Università di Roma, “La Sapienza”), Silvia ten Kortenaar (Università di Roma, “La Sapienza”)
Veio e Pithekoussai: il ruolo della comunità pithecusana nella trasmissione di tecniche ed oggetti, tecniche e “idee”