F 8. Etruria ellenistica

L’epoca ellenistica, in Etruria, va spesso presentata come una fase di isolamento e di ripiego del popolo etrusco su se stesso, che trova la sua logica conclusione nella conquista romana che avrebbe portato allo spopolamento delle sue maggiori metropoli a favore delle campagne.
Tuttavia, l’urbanismo e l’architettura, i commerci, l’attività artistica ed artigianale e, più generalmente, i «fatti culturali» documentano, nel corso di tutto questo periodo, scambi sostenuti con diverse parti del mondo mediterraneo, che hanno chiaramente sfruttato, secondo epoche e luoghi, canali complessi e diversi. L’obiettivo di questa sessione è di cercare a delimitare meglio i principali indicatori di questi contatti o di questi scambi, di valutarne l’impatto e di identificare le diverse aree culturali e geografiche interessate, in modo da capire meglio secondo quali modalità, e con quali intermediari (verrà posta, tra l’altro la questione del ruolo di Roma) questi contatti si sono potuti avverare nel corso di questo periodo, e che impatto hanno avuto sulla società etrusca e sulla sua evoluzione.

1. Gilles van Heems (Université Lumière, Lyon 2)
La lingua e la cultura

2. Vincent Jolivet (Chargé de recherché CNRS – UMR 8546)
Commerce, échanges, objets erratiques comme marqueurs de rapports culturels?

3. Laurent Haumesser (Musée du Louvre)
Le peinture funéraire étrusque à l’époque hellénistique: influences culturelles et traditions locales

4. Luca Pulcinelli ( Independent researcher)
Etruria ellenistica: l’architettura militare e l’urbanistica

5. Simona Rafanelli (Museo Civico Archeologico “Isidoro Falchi” di Vetulonia, (GR))
La religione etrusca in età ellenistica. Rituale e iconografia fra tradizione e contaminazioni

6. Laura Ambrosini (Istituto di Studi sulle Civiltà Italiche e del Mediterraneo Antico (ISCIMA), Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR))
Produzioni artistiche e artigianali