D. Art, Language and Religion – Arte, Linguaggio e Religione

1. Gods in the making

2. Testo, immagine, comunicazione: immagine come linguaggio

3. Oriental Cults at Rome

4. Miti, culti e luoghi sacri nell’ellenismo italico

5. Immagini e parole. Convergenze e divergenze: Etruria, Cartagine, Roma

6. Linguaggi e tradizioni della pittura ellenistica in Italia e in Sicilia

7. Art on the move

8. Trasformazioni di spazio urbano e scultura a Roma

9. The Gardens of the Ancient Mediterranean: Cultural Exchange through Horticultural Design, Technology, and Plants

Numero 2-3-4, 2015 Anno VI

Copertina

IL PINCIO, GIARDINO DI ROMA
Atti del workshop, 10-11 Dicembre 2014, Villa Medici Palazzo Massimo, Roma
a cura di P. Fortini e S. Trevisan

Sommario

M. BARBERA – Introduzione e ringraziamenti (pp. 1-4)

P. FORTINI – Regio VI (parte) e Regio VII. Aggiornamento della Carta Archeologica di Roma in formato multimediale (pp. 5-16)

E. DA GAI – Il Pincio in età rinascimentale e moderna (pp. 17-32)

R. MONTALBANO – Il sistema viario della Regio VII – via Lata (pp. 33-56)

D. SPIZZICHINO, P. M. GUARINO, M. LUCARINI, S. LE PERA – La collina del Pincio. Contributo allo studio dell’evoluzione geomorfologica ed alla ricostruzione dell’assetto geologico (pp. 57-70)

H. BROISE, V. JOLIVET – Les fouilles de l’École française de Rome sur le Pincio (Trinité-des-Monts, Villa Médicis) (pp. 71-80)

G. FRATINI, F. MORICONI – Lo scavo dietro la Falegnameria e le ricerche a Villa Medici, le indagini nel convento, nel giardino e nella casa d’accoglienza della Trinità dei Monti: una nuova lettura dei resti archeologici (pp. 81-138)

D. REPELLIN – L’atelier de menuiserie: un exemple de collaboration entre archéologues et architectes à la Villa Médicis (pp. 139-146)

V. CARDARELLI, G. CASTELLI, S. FALZONE, G. FRATINI, I. MONTALI, F. MORICONI – Villa Medici, lo scavo degli interri dietro la Falegnameria. Il contesto dei materiali (pp. 147-168)

S. FALZONE – Villa Medici, lo scavo dell’interro dietro la Falegnameria. Uno sguardo alla produzione pittorica urbana di età giulio-claudia: il contributo degli intonaci dipinti (pp. 169-175)

C. CASALE, V. CHIAVELLI, S. DIANI, S. FALZONE, R. LAZZARO, S. ORGANTINI, L. PIACENTINI, A. PIERGENTILI MARGANI, I. PROVENZANI, E. QUATTRUCCI, R. STORTONI – Villa Medici, lo scavo dell’interro dietro la Falegnameria. Rinvenimento di un soffitto dipinto frammentario (pp. 176-180)

G. FRATINI, F. MORICONI – I nuovi scavi sotto la Biblioteca Hertziana (pp. 181-200)

L. SADORI, M. GIARDINI – Il recupero dei vasi da fiori di via Sistina e i dati provenienti dagli studi archeobotanici (pp. 201-210)

M. BARTOLI, F. FELICE, P. SANTOPADRE, M. VERITÀ – Il mosaico parietale del ninfeo sotto il Palazzo Nuovo della Biblioteca Hertziana a Roma: nuove acquisizioni (pp. 211-236)

P. VIRGILI – La Villa di Lucullo a Palazzo Mediobanca (pp. 237-256)

M.T. MARTINES – Domus sul versante Sudoccidentale del Pincio (pp. 257-270)

C. CONTI – Domus sul versante Sudoccidentale del Pincio. Notizie tecniche sul mosaico (pp. 272-272)

S. RIVA – Cisterna e sostruzioni in via Margutta 54 (pp. 273-282)

S. LE PERA, M. MUNZI, E. RONCHETTI, C. DI TOMASSI, F. FAILLI, L. TRAVERSI – Lo scavo nel piazzale Napoleone I al Pincio: nuovi apporti alla topografia dell’angolo Nordoccidentale del colle (pp. 283-308)

E.M. LORETI, E. RONCHETTI – Lo scavo alla Casina Valadier e nell’area circostante (pp. 309-330)

R. EGIDI, C. RUBINO – Indagini archeologiche preventive per la realizzazione del tunnel di collegamento tra piazzale Napoleone I e il parcheggio di Villa Borghese: i sistemi di contenimento (pp. 331-338)

G. SCHINGO – Sistemi di approvvigionamento idrico dell’angolo nordoccidentale del Pincio: il serbatoio in opera reticolata e le cisterne a cunicoli (pp. 339-348)

A. CREMONA – La “Vigna di Nerone”: trasformazioni e interventi nel versante Nordoccidentale del Pincio dal Medioevo all’età napoleonica (pp. 349-384)

Abbreviazioni bibliografiche

Abbreviazioni bibliografiche (pp. 385-395)

Numero 2, 2014, Anno V

Copertina

 

OMAGGIO A DANTE VAGLIERI (1865-1913)
NEL CENTENARIO DELLA SCOMPARSA

Atti del Convegno, Roma, Fondazione Marco Besso, 21 gennaio 2014
a cura di M. De Vico Fallani e E.J. Shepherd

 

Sommario

M. BARBERA – Presentazione (pp. 1-2) 

C. PAVOLINI – Le ragioni di un incontro (pp. 3-8)

R. MORRA – Dante Vaglieri tra Trieste, Vienna e Roma (pp. 9-18)

F. DELPINO – Vaglieri e l’archeologia del suo tempo: qualche nota (pp. 19-26)

A. GUIDI, A. SALVATORI – Vaglieri e lo scavo del Palatino: la polemica con Pigorini (pp. 27-34)

P. OLIVANTI – “Con abnegazione, amore ed intelligenza”. Dante Vaglieri a Ostia (1908-1913) (pp. 35-46)

E. RINALDI – I restauri ostiensi di Vaglieri (pp. 47-54)

M. DE VICO FALLANI – I giardini ostiensi di Dante Vaglieri. Brevi osservazioni a margine (pp. 55-64)

E. ANGELONI, P. OLIVANTI, E.J. SHEPHERD, F. ARAMINI, G. LEONE – Con l’occhio dell’archeologo: la fotografia a Ostia negli anni di Vaglieri (pp. 65-76)

Bibliografia

Bibliografia (pp. 77-81)

Abbreviazioni bibliografiche

Abbreviazioni bibliografiche (pp. 82-92)

Numero 3-4, 2014 Anno V

Copertina

I LETTI FUNERARI IN OSSO DELL’ ITALIA CENTRALE
Atti del Seminario di Studi, Roma, Complesso monumentale di San Michele, 3 luglio 2013

Sommario

Premessa (pp. 1-4)

C. LETTA – I letti funerari in osso nell’Italia romana: un bilancio (pp. 5-8)

V. D’ERCOLE – Dalla via Claudia Nova alla Strada Statale 17: un’esperienza di archeologia d’emergenza nella Piana di Navelli a L’Aquila (pp. 9-26)

A. MARTELLONE – Tombe a camera con letti in osso della necropoli di Incerulae a Navelli (AQ) nel quadro della produzione abruzzese (pp. 27-50)

D.T. CESANA – Analisi osteoarcheologica dei resti umani provenienti dalla tomba 4 di Navelli (AQ) (pp. 51-60)

G. DE PALMA, M. PASTORELLI, E. CATALLI, A. SARRA, P. DONATI – Il percorso conservativo dal frammento all’unità. Il letto funebre della tomba 4 della necropoli di Navelli a L’Aquila (pp. 61-72)

A. BOVERO, M. DEMMELBAUER, M. GARGANO, V. MEIRANO – Studio e metodologia per l’intervento di restauro su un letto in osso proveniente dalla tomba n. 5 di Navelli (AQ) (pp. 73-90)

N. FRAPICCINI – Letti funerari in osso dalle Marche (pp. 91-112)

L. COSTAMAGNA – I letti dell’alta valle del Nera (PG):  rinvenimenti recenti e proposte di rilettura dei vecchi scavi (pp. 113-126)

L. CARETTA – Un letto funerario in osso dalla necropoli meridionale di Falerii Novi (Nepi, VT) (pp. 127-138)

G. BELLINI, E. MONTANELLI, S. L. TRIGONA – Il letto funerario di Aquinum (pp. 139-148)

BIBLIOGRAFIA (pp. 149-150)

ABBREVIAZIONI BIBLIOGRAFICHE (pp. 151-161)

Numero 2-3-4, 2013, Anno IV

Copertina

L’ATHENAEUM DI ADRIANO
Storia di un edificio dalla sua fondazione al XVII secolo
Atti del Convegno, Roma, Palazzo Massimo, 22 settembre 2011
a cura di M. Serlorenzi e R. Egidi

Indice

M. BARBANERA – L‘Athenaeum di Adriano. Storia di un edificio dalla fondazione al XVII secolo. Premessa (pp. 1-2)

R. EGIDI – L’Athenaeum di Roma (pp. 3-16)

G. RICCI – La sequenza stratigrafica (pp. 17-44)

S. ORLANDI – Le testimonianze epigrafiche (pp. 45-59)

M. GALLI – L’Athenaeum di Adriano: note su un luogo della seconda sofistica a Roma (pp. 60-71)

M. SERLORENZI – L’area dell’Athenaeum in età medievale e moderna (pp. 72-94)

S. ANTONELLI, A. IACONE, S. PROSPERI, M. TORNESE – L’impianto metallurgico dell’Athenaeum: processi empirici tra “teoria e metodi” ed esperienza archeologica (pp. 95-112)

P. CATALANO, F. DE ANGELIS, L. PESCUCCI – Vivere al centro di Roma tra il VII e l’VIII secolo d.C.: indicazioni antropologiche (pp. 113-138)

F. GALADINI, G. RICCI, E. FALCUCCI, C. PANZIERI – I terremoti del 484-508 e 847 d.C. nelle stratigrafie archeologiche tardoantiche e altomedievali dell’area romana (pp. 139-162)

I. DE LUCA, M. RICCI – Le ceramiche dell’Ospedale dei Fornari (pp. 163-191)

M. SERLORENZI, R. EGIDI – L’Athenaeum di Adriano. Storia di un edificio dalla fondazione al XVII secolo. Note conclusive (pp. 192-198)

Appendice: M. BRUNO – I rivestimenti marmorei dell’Athenaeum (pp. 199-207)

Abbreviazioni bibliografiche

Abbreviazioni bibliografiche (pp. 208-218)

Edizione speciale – Congresso di Archeologia A.I.A.C. 2008

Papers – Interventi

Meetings between cultures in the ancient Mediterranean_copertina

Meetings between cultures in the ancient Mediterranean_copertina

Keynote Speakers

Poster Sessions – Posters

Programma del congresso

D 3. Oriental Cults at Rome

Una conosciuta iscrizione di Lione, proveniente dal locale santuario metroaco e ben databile al 160 d.C., fa esplicito riferimento al taurobolio: vi si dice espressamente che il seviro Augustale e dendroforo L. Aemilius Carpus «uires excepit et a Vaticano transtulit ara(m) et bucranium suo impendio consacrauit».

L’importanza di questa iscrizione risiede non soltanto nella possibilità di far risalire il taurobolio già almeno all’età di Antonino Pio – anche se ancora non aveva assunto la funzione catartica, rivolta all’individuo, che caratterizza il rito nel periodo tardoantico-, ma nell’associazione tra il taurobolio e il santuario metroaco Vaticano di Lione. Questa denominazione non può che derivare da un santuario, con le stesse funzioni, di Roma sito al Vaticano, di cui siamo informati per altri ritrovamenti epigrafici. Inoltre, il parallelismo istituibile tra Santuario metroaco palatino e Circo Massimo, da una parte, Frigiano Vaticano e Circo di Gaio, dall’altra (questo circo in età severiana fu oggetto di un grande innalzamento di livello e di trasformazioni, che portano a ritenere che abbia assunto la funzione di Campus del santuario metroaco) ci ha spinto a riaffrontare il problema dell’identificazione del Frigiano Vaticano. Lo studio della tipologia monetale relativa a Cibele è in parte collegato con la problematica precedente. Sulle monete la dea è rappresentata come una matrona dalla testa cinta di torri, in quanto è protettrice delle città: in questo senso a Roma è definita salutaris ed è stata collegata con i miti di fondazione della città ponendo il suo santuario direttamente sul Palatino, in connessione con la Roma Quadrata, la Casa Romuli e il Lupercal. Questa valenza di protezione delle città deriva anche dal suo culto a Pessinunte e in tal senso è stata ripresa in molte altre città.

CIL XIII,1751:

Taurobolio Matris d(eum) m(agnae) I(daeae) / quod factum est ex imperio ma tris deum /pro salute imperatoris Caes(aris) T(iti) Aeli Hadriani Antonini Aug(usti) Pii p(atris) p(atriae) / liberorum eius /et status coloniae Lugdun(ensium) / L(ucius) Aemilius Carpus IIIIIIvr Aug(ustalis) item / dendrophorus / uires excepit et a Vaticano trans/tulit ara(m) et bucranium /suo inpendio consacrauit / sacerdote / Q(uinto) Samnio Secondo ab XVuiris /occabo et corona exornato / cui sanctissimus ordo Lugdunens(ium) perpetuitatem sacerdoti(i) decreuit / App(io) Annio Atilio Bradua T(ito) Clod(io) Vibo / Varo co(n)s(elibus). Cfr. Vermaseren 1987 CCCA,V,386; Scarpi 2002, 2, 230 C 27.

 

  1. Carlo Pavolini (Università degli studi della Tuscia)

I Culti Orientali sul Celio: acquisizioni e ipotesi recenti

  1. Patrizio Pensabene (“La Sapienza” Università di Roma)

Culto di Cibele e Attis tra Palatino e Vaticano

  1. Patrizia Calabria (Università di Roma “La Sapienza”), Francesco Di Jorio (Università di Roma “la Sapienza”), Patrizio Pensabene (“La Sapienza” Università di Roma)

L’iconografia di Cibele nella monetazione romana

  1. Regina Gee (Montana State University)

The Lucus Furrinae and the Syrian Sanctuary on the Janiculum: Encroachment? Or Renovation and Transformation?

  1. Claudia Tavolieri (Università degli studi della Tuscia), Paola Ciafardoni (Independent Researcher)

Mithra. Un viaggio dall’Oriente a Roma: l’esempio del Mitreo del Circo Massimo

  1. Barbara Provinciali (ISCR – Mibac),Anna Maria Marinelli (ISCR – Mibac), Domenico Poggi (Artelab s.r.l.), Donatella Capitani (IMC CNR, Area della Ricerca di Roma), Noemi Proietti (IMC CNR, Area della Ricerca di Roma), Valeria di Tullio ( “La Sapienza” Università di Roma)

Il Mitreo di San Clemente a Roma. Lo studio dei materiali costitutivi e la valutazione del loro degrado attraverso l’NMR Unilaterale

  1. Chrystina Häuber (Ludwig-Maximilians-Universität München), Franz Xaver Schütz (FORTVNA Research center Regensburg)

The Sanctuary Isis et Serapis in Regio III in Rome: Preliminary Reconstruction and Visualization of the ancient Landscape using 3/4D-GIS-Technology

C 11. Interaction, Urbanisation and Cultural Changes in the Balkans

This session presents recent studies of communication with Rome, urbanisation processes, economic and cultural changes in the Balkans.

Epidamnos, later Dyrrachium, at present-day Durrës in Albania, was a significant urban centre throughout Antiquity. Its location between the eastern and western Mediterranean caused complex urban and cultural transformations. Further north, on the Dalmatian coast, the city of Narona experienced economic and cultural growth during the reign of Augustus, symbolised by an over-life size statue of the emperor found in an Imperial shrine. Mosaics uncovered in an area stretching from Narona in the South to Pula in the North emphasise the early impact of Roman culture in Dalmatia.

The ways by which cultural interactions were stimulated by economic activity is an issue of major interest, as different culturally related practices were used concurrently following the inclusion in the Roman world. Cultic iconography is an important source to the hybridization of deities in the creolised landscape of Dalmatia.

Cultural influences depended on communication routes, such as the Via Egnatia, which connected the Adriatic with the Bosphoros. New evidence from the Roman and Early Byzantine periods from the area between Thessalonica and Philippi in Greece shows contacts with Southern Greece, Italy, Asia Minor and North Africa, in addition to important local production.

 

  1. Marina Prusac (University of Oslo)

Introduzione

  1. Marina Prusac (University of Oslo)

Hybrid Deities in the South Dalmatia

  1. Arja Karivieri (Stockholm University)

Creating Contacts: Trade and Exchange along the Via Egnatia from the Roman to the Early Byzantine Period

  1. Sara Santoro (Università degli Studi di Parma)

Epidamnos, Dyrrachium, Dyrrachion: trasformazioni urbanistiche e culturali di un porto fra Oriente e Occidente

  1. Kristina Glicksman (University of Oxford)

Cultural Interaction and Economic Ambition in Roman Dalmatia

C 10. Tracia e Dacia

  1. Peter A. Dimitrov (New Bulgarian University)

The Case of Thracians and Greeks in the north-eastern Aegean

  1. Mikhail Treister (Free-University Berlin)

Bronze and Silver Greek, Macedonian and Etruscan Vessels in Scythia

  1. Constantin Augustus Barbulescu (University of Pitesti)

Roman Imports in the Space of Sothern Dacia (2ndcentury BC – 1st century AD)

  1. Milena Tonkova (Institut et Musée National d’Archéologie, Sofia, Bulgarie)

Les parures d’harnachement en or de Thrace et l’orfèvrerie de la haute époque hellénistique

C 9. Expressions of cultural exchange in Roman Greece

In Winckelmann’s magisterial work, The History of Art in Antiquity, the Roman period is portrayed as little more than a period of imitation and decline — a view that influenced Classical scholarship for almost two centuries. As a consequence, Roman Greece, a period that serves as an important link between the Classical and Byzantine worlds, received little in the way of scholarly attention until the publication of Susan Alcock’s book, Graecia Capta, in 1993, which marked a turning point in the study of Roman Greece. Within the last decade or so, studies pertaining to this period have increased considerably. The papers in this session can hope to offer but a tantalizing sample of the research activity currently being undertaken.

Presentations focus on the organization and evolution of sanctuaries within the Greek cultural landscape, the examination of public and private monuments and their adornment, and objects of cultural and economic exchange. In an effort to enrich our knowledge of the socioeconomic, historical, religious, artistic, architectural and technological achievements in Roman Greece, scholars will offer new insights into the material remains from sites currently under investigation alongside careful re-examination and analyses of previously excavated material. Studies reveal that Roman influences are introduced and adopted and, where necessary, adapted to meet the needs of a new evolving society. Given this cultural exchange, Roman Greece acquires a cosmopolitan character, and becomes part of an ‘international’ cultural koine within the Mediterranean basin.

 

  1. Giovanna Falezza (Università degli Studi di Padova)

Lo spazio dei misteri: nuove forme di comunicazione nei santuari greci nel II sec. d. C.

  1. Marianna Bressan, Paolo Bonini (Università degli Studi di Padova)

Tradizione e romanità nella Grecia imperiale: convivenza o integrazione?

  1. Emmanouela Gounari (University of Thessaloniki)

The Roman Mosaics from Fhilippi: Evidence of the Presence of Romans in the City

  1. Marina Albertocchi (Università Cà Foscari di Venezia)

Considerazioni sul programma decorativo della ‘Casa Romana’ di Coo: modelli dell’abitare tra impero e provincia

  1. Maria Papaioannou (University of New Brunswick, Canada)

East Meets West: The Pottery Evidence from Abdera